"I due telescopi e i tre cannochiali, accecati dal sole, stavano accuciati buoni buoni, col tappo nero sull'oculatore, come bestie ben avvezze che sapessero come il loro pasto vien dato soltanto la sera."
(da "il gattopardo", capitolo primo)
(Principe Fabrizio Salina nel suo osservatorio astronomico nel film "il gattopardo")
il principe Salina era un uomo molto incline alla scienza e sopratutto all'astronomia. infatti nella sua villa trascorreva molto tempo nel suo laboratorio privato, dove grazie ai suoi strumenti tecnologici, era riuscito a scoprire due pianeti che aveva chiamato Salina e Svelto, come il suo feudo e un suo bracco indimenticabile. quasi tutti gli strumenti astronomici usati dal principe sono oggi conservati all'osservatorio di Palermo. vediamone alcuni:
(rifrattore di 115 mm con obiettivo di Merz)
uno tra gli strumento usato dal Principe per studiare gli astri del cielo è sicuramente il rifrattore altazimutale riportato qui sopra. Questo
rifrattore (lunghezza focale 2 metri) , con la canna e il treppiede
di mogano e le finiture di ottone è dotato di un sistema di contrappesi e leve
per metterlo in movimento, e di un piccolo cercatore. il Principe ne venne in possesso attorno al 1850,
adoperandolo per osservazioni di comete e portandoselo dietro a Girgenti
(l’attuale Agrigento) per osservare l’eclisse totale di Sole del 22 dicembre
1870, dopo avere declinato l’offerta di unirsi alla missione ufficiale che
seguì il fenomeno.
(rifrattore equatoriale di Lerebours-Secretan di 81 mm)
Il piccolo rifrattore equatoriale di 81 mm di Lerebours e
Secretan è un autentico gioiellino col suo tubo di mogano e le lucenti finiture
in ottone (lunghezza focale 69 cm). Don Fabrizio lo usava come cercatore di comete.
Lo strumento montato su di un treppiede a forma di colonna rastremata alta 48
cm con piedi a vite, è dotato, alla sommità, di due piccole livelle per verificare
la posizione orizzontale. Le misure si eseguono su due scale circolari di 13 cm
di diametro.
(il piccolo telescopio altazimutale di Worthington)
il più antico tra gli strumenti usati dal principe e conservati a Palermo è
sicuramente il piccolo telescopio altazimutale dell’artefice londinese
Narthaniel Worthington (obiettivo 48 mm, distanza focale 45 cm). Il Principe l’’acquistò
nel 1860: serviva soprattutto a precise misure di passaggi al meridiano.
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