venerdì 16 maggio 2014

LA CARROZZA


""Domenico", disse a un servitore, "vai a dire a don Antonio di attacare i bai al coupè; scendo a Palermo subito dopo cena."
(da "il gattopardo", capitolo primo)


In quel tempo in Sicilia i mezzi di trasporto erano le carrozze e i cavalli, non le macchine a vapore come negli altri paesi. Le carrozze erano importanti, chi ne possedeva una era definito un ricco perché non tutti potevano permettersele. Il principe Salina infatti, come lo si può leggere in molti capitoli, usa la sua carrozza per spostarsi dalle sue residenze. Le carrozze sono fatte di legno di noce o abete, verniciate di colori (il nero, il verde e il bianco), hanno quattro ruote di legno, sono tappezzate di pelle o di stoffa nera, hanno due fanali alimentati dal petrolio, un freno è posto accanto al guidatore. A Palermo, nel 1860, esistevano tre tipi di carrozze: da passeggio, da viaggio e da lavoro.



 La carrozza da viaggio, il "coupè",di origine francese, è un modello di calesse chiuso con vetri e tetto in legno e veniva utilizzata per i lunghi tratti. Il coupè veniva usato dai nobili che abitavano nelle ville fuori Palermo come lo si evince quando il principe Salina, nel primo capitolo, per andare a trovare Mariannina, usa questo mezzo di trasporto che è nello stesso tempo, simbolo di ricchezza e di eleganza.

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