… I due
telescopi e i tre cannocchiali, accecati dal
sole, stavano accucciati buoni buoni, col tappo nero sull'oculare …
… che con uno
spazzolino ripuliva i congegni di un cannocchiale e sembrava
assorto nella meticolosa sua attività ...
(da "il gattopardo", capitolo primo)
… e le viti, le
ghiere, i bottoni, smerigliati dei telescopi, cannocchiali, e
"ricercatori di comete" che lassú …
(da "il gattopardo", capitolo secondo)
… ripensò al
proprio osservatorio, ai cannocchiali destinati
ormai a decenni di polvere …
(da "il gattopardo", capitolo settimo)
… Rivedeva la
scena, lontanissima ma chiara, come ciò che si scorge attraverso un cannocchiale rovesciato…
(da "il gattopardo", capitolo ottavo)
Il cannocchiale è
uno strumento ottico per l'osservazione ravvicinata di oggetti terrestri. La
differenza più significativa rispetto a un telescopio astronomico è che
fornisce immagini dritte anziché capovolte. Ci sono tre metodi per realizzare
un cannocchiale: cannocchiale di Galileo (telescopio galileiano), cannocchiale
con lente raddrizzatrice e cannocchiale prismatico.
Cannocchiale di Galileo (Cortesia: Prof.
Francesco Bertola, Università degli Studi di Padova)
Il primo cannocchiale fu costruito nel 1608, dall'occhialaio Olandese Hans Lippershey; l’anno successivo (1609), Galileo Galilei intuendone le potenzialità, lo perfezionò adattandolo
all'osservazione dei corpi celesti. Fu lo stesso grande scienziato a coniarne il nome.
Primo piano dell’obbiettivo installato sul
cannocchiale di Galilei
IL cannocchiale originale di Galileo è composto
da un tubo principale lungo 1,5 metri alle cui estremità sono inserite due
sezioni separate che portano l'obiettivo e l'oculare
Successivamente Giovanni Keplero migliorò ancora lo strumento di Galileo realizzando
un cannocchiale astronomico, sul quale si basa il moderno telescopio rifrattore
Antico cannocchiale in ottone e pelle, messa a
fuoco “ad un allungo”, manifattura francese della seconda metà del XIX secolo
Per approfondimento:
Nessun commento:
Posta un commento