… Non ogni cosa
era compresa dal buon Chevalley; soprattutto gli riusciva oscura l'ultima
frase: aveva visto i carretti variopinti
trainati dai cavalli impennacchiati …
(da "il gattopardo", capitolo quarto)
… una volta
sormontata la nausea causata dalle pitture patriottiche dipinte di fresco sui
pannelli del carretto e che
culminavano nella retorica raffigurazione di un Garibaldi color di fiamma a
braccetto di una Santa Rosalia color di mare …
(da "il gattopardo", capitolo quinto)
Nella
Sicilia del Gattopardo (seconda metà del XIX secolo), il carretto, costituiva ancora il mezzo più utilizzato per il trasporto
di persone e cose. I due riferimenti proposti, riguardano i cratteristici
carretti Siciliani, finemente istoriati e dai vivacissimi colori.
Particolare
della fiancata di un carretto Siciliano (tipo Palermitano), istoriata con scene di
battaglie ispirate alle imprese dei Paladini di Francia
Si ratta di un mezzo a trazione
equina adibito al trasporto merci, in uso in tutto il territorio siciliano dal
XIX secolo fino alla seconda metà del XX secolo, quando
divenne obsoleto a causa della crescente motorizzazione del lavoro nelle
campagne. Costruito con diverse qualità di legno, spesso fregiato da intagli
bucolici e sgargianti decorazioni pittoriche, al giorno d'oggi è divenuto
oggetto d'arte artigianale, nonché uno dei simboli dell'iconografia
folcloristica Siciliana.
Tipico carretto Siciliano
bardato a festa
Le varie tipologie di carretto Siciliano
differiscono tra loro per alcuni particolari a seconda della zona in cui vengono
prodotti; si possono distinguere: il Palermitano, il Trapanese, il Catanese. Oltre
a questi tre tipi, alcuni ne identificano un quarto nello “stile Vittoriano” (presenta
una struttura simile al Catanese), altri in quello Castelvetranese (con
caratteristiche intermedie tra quello Palermitano e quello Trapanese).
Deliziosa immagine della
parte inferiore di un carretto Siciliano: non vi sono spazi vuoti, è
completamente ricoperto di decorazioni
Il tipo Palermitano si
contraddistingue per le sponde trapezioidali, la tinta di fondo gialla e i decori
prevalentemente geometrici; i dipinti trovano spunto da temi
cavalleresco/religiosi e sono realizzati nelle tonalità basilari con sfumature
ridotte all’essenziale e prospettiva bidimensionale. Intagli e pitture
mantengono l'aspetto naif tipico del carretto Siciliano.
Sponda di un carretto Palermitano
che raffigura la battaglia
sotto le mura di Parigi dove sono protagonisti Orlando e Rinaldo
Il tipo Trapanese caratterizzato da
ruote con grande diametro e sponde laterali suddivise in tre riquadri, non ha
raggiunto la stessa diffusione delle altre tipologie.
Poderoso carretto di
tipo Trapanese in attesa di restauro
Il tipo Catanese, dalle dimensioni
generalmente più piccole, ha sponde rettangolari con tinta di fondo rossa (come
la lava dell'Etna) e colore predominante turchino; le decorazioni e gli intagli
sono più ricercati e meglio rifiniti (si allontanano dallo stile semplice del Palermitano
esprimendo una raffinatezza superiore). Nelle produzioni più moderne i dipinti prevedono
tridimensionalità prospettica; contemporaneamente la gamma di tonalità si
arricchisce e le sfumature con i chiaroscuri si fanno più incisivi.
Questa sponda di
carretto Siciliano (tipo Catanese), per le immagini si ispira al ciclo epico Carolingio;
ritrae il paladino Orlando che salva Carlo Magno dai nemici mentre l’altro
paladino, Ruggero, si impossessa della loro bandiera
Il carretto si può definire un’opera d’arte
collettiva, in quanto per la sua realizzazione, erano coinvolte varie figure artigianali:
le parti in legno erano prerogativa dei maestri d’ascia suddivisi per “opera grossa” (i realizzatori delle
parti funzionali) e per “opera fine”
(intagliatori e scultori) - le parti in ferro, sia di carattere strutturale che
ornamentale, erano pertinenza dei fabbri ferrai - la decorazione ed i dipinti
erano eseguite da “pittori di carretto”
Da non trascurare l’apporto di coloro che preposti
alla realizzazione di ricche bardature (finimenti e pennacchi), conferivano al
carretto un notevole arricchimento sotto il punto di vista scenografico.
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