… nella rada le navi straniere all'ancora,
inviate in previsione di torbidi, non
riuscivano
ad immettere un senso di timore nella calma maestosa …
(da “il gattopardo”,
capitolo primo)
… Due o tre giorni prima
che Garibaldi entrasse a Palermo mi furono presentati alcuni ufficiali di
marina inglesi, in servizio su quelle navi che stavano in rada per rendersi conto
degli avvenimenti …
(da “il gattopardo”,
capitolo quarto)
…
mi chiesero di visitare la casa, di venire a guardare quel panorama nel quale
si
diceva
che i garibaldini si aggiravano e del quale, dalle loro navi, non si erano fatti
un'idea
chiara ...
(da “il gattopardo”, capitolo quarto)
Trascorse molto tempo prima che gli uomini
imparassero a servirsi delle vie d’acqua come strade naturali per il trasporto
di cose e persone. Premesso che non esiste un’unica linea evolutiva per lo
sviluppo delle imbarcazioni, inizialmente si trattava di rudimentali ausili di
galleggiamento per poi passare a piccole barche per finire a grandi navi in grado di attraversare gli oceani.
Scena raffigurante il trasporto navale del legno dal Libano
a Khorsabad, VIII secolo a.C., (Parigi, Museo del Louvre)
I primi villaggi erano solitamente
costruiti vicino a corsi d’acqua e fu la necessità del loro attraversamento che
portò alla realizzazione delle prime imbarcazioni. Inizialmente si trattava di
semplici tronchi d’albero utilizzati “a cavalcioni” che successivamente uniti
fra di loro diedero origine alla zattera; in alternativa vennero utilizzati
anche altri materiali: rami, canne, pelli di animali rigonfie d’aria e persino
recipienti in terracotta.
Imbarcazione Assira (da notare sulla destra una persona che
galleggia in acqua con l’ausilio di un manufatto non chiaramente
identificabile)
Le fasi successive furono
probabilmente le seguenti: i tronchi d’albero vennero scavati internamente
ricavando il prototipo della piroga, l’utilizzo di un ramo per governare
l’ìmbarcazione originò il remo e per finire venne installata la vela.
Nave Fenicia
I primi pionieri del mare, furono i
Fenici: popolo di navigatori commercianti originariamente insediato sulle coste
orientali del Mediterraneo
nei pressi dell'attuale Libano.
Utilizzando come materia prima
il legno di cedro, furono in grado di realizzare navi molto robuste e capienti;
praticavano la navigazione “sottocosta” e viaggiavano anche di notte con
l’ausilio della stella polare.
Modello
di bireme d’epoca romana
Col passare del tempo vi fu
un’evoluzione tecnologica che vide il susseguirsi di: scafi più raffinati e
idrodinamici, l’eliminazione dei remi, l’installazione di un numero maggiore di
vele e l’incremento della superficie velica, l’utilizzo di scafi metallici ed
in fine la motorizzazione.
11 maggio 1860: lo sbarco dei “mille” a Marsala
PER APPROFONDIMENTO:
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