giovedì 12 giugno 2014

IL TRENO


…. e fu allora, dopo esser sceso dal treno, mentre abbracciava la nuora sepolta nelle gramaglie di vedova, i figli che mostravano i loro denti nei sorrisi, Tancredi con i suoi occhi timorosi, Angelica con la seta del corpetto ben tesa dai seni maturi, fu allora che si fece udire il fragore della cascata ….

(da "il gattopardo", capitolo settimo)

…. La fuliggine di un giorno e mezzo di treno rese funerea anche l'acqua ….
                                                                                                    (da "il gattopardo", capitolo settimo)

….. Adesso il corteggiamento era finito: la bella aveva detto il suo sí, la fuga decisa, lo scompartimento nel treno riservato …..
(da "il gattopardo", capitolo settimo)

…. l'orario di partenza del treno doveva essere vicino. Giunta faccia a faccia con lui sollevò il velo, e cosi, pudica, ma pronta ad esser posseduta, gli apparve piú bella di come mai l'avesse intravista negli spazi stellari …
(da "il gattopardo", capitolo settimo)





Locomotiva a vapore (FS 113)costruita nello Stabilimento meccanico Ansaldo di Sampierdarena (GE), 1854


Tra il 1863 e il 1869, con la numerazione SFCS 1–10, fu costruito dall' Ansaldo  un gruppo di 10 unità, per conto della Società Vittorio Emanuele allo scopo di essere impiegate sulle linee ferroviarie “Calabro-Sicule” in fase di realizzazione; il 28 aprile 1863, le prime tre denominate Archimede, Diodoro e Novelli, inaugurarono la Palermo-Bagheria: primo tronco ferroviario dell'isola.

modello completo di tender della locomotiva SFCS quando venne integrata nelle “Ferrovie dello Stato Unificate” con la sigla FS 113 e definitivamente demolite entro il 1907



La rete ferroviaria  nel 1870, 10 anni dopo l’Unità d’Italia (da notare l’enorme divario di reti realizzate tra il nord e il sud).


(Funzionamento della locomotiva a vapore con distribuzione Walschaerts)
(Inversione di marcia locomotiva a vapore con distribuzione Walschaerts)


In Sicilia bisogna attendere il 1863, quando il 28 aprile viene inaugurato il tratto Palermo-Bagheria, (poco più di 13 km)  e l'anno successivo per raggiungere Trabia (altri 18 km). 
Ci vollero ancora due anni, era ormai il 1866, per vedere realizzati altri 5 km che estendevano la linea fino a Termini Imerese; contemporaneamente Messina veniva collegata alla stazione di Taormina-Giardini con l'apertura al traffico della prima tratta di 47,07 km e un anno dopo il 3 gennaio del 1867 il tronco successivo di 47,7 km raggiungeva la stazione di Catania.


(Operai al lavoro per la posa dei binari)

Nel 1872 esistevano, in Italia, poco meno di 7.000 km di linee ferroviarie complessivamente, il cui esercizio veniva assicurato da 4 Società principali per un complesso di 6.470 km:
§            Società per le Strade Ferrate dell'Alta Italia,  km 3.006;
§            Società per le Strade Ferrate romane,  km 1.586;
§             Società per le Strade Ferrate Meridionali, km 1.327;
§             Società per le Strade Ferrate Calabro-Sicule, km 551.

Altre linee erano divise tra varie Società minori, linee secondarie nelle quali il fine sociale era nettamente prevalente rispetto a quello economico.

Per approfondimento :            
·         Storia della ferrovia
·        Ferrovia Palermo-Catania
       ·         Rete Ferroviaria della Sicilia

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