… Esce solo per
andare a messa, alla prima messa, quella delle cinque, quando non c'è nessuno.
A quell'ora servizio di organo non ce n'è …
(da "il gattopardo", capitolo settimo)
L’invenzione
dell’organo a canne viene tradizionalmente attribuita a Ctesibio di Alessandria
(III secolo a.C.). Pur conoscendo la sua grande abilità nel realizzare automi e
strumenti musicali, non è chiaro come abbia potuto avere lo spunto per realizzare
l’organo idraulico che già nella sua semplicità, era dotato di canne e mantice
(similmente agli organi moderni).
Prototipo di Hydraulis (museo svizzero
dell’organo)
Il
problema degli organi è sempre stato quello di garantire un costante afflusso
d’aria alle canne; nel caso di Ctesibio, il mantice era azionato da un
meccanismo ad acqua da cui lo strumento deriva il nome: “hidraulos”: Aulos (una
specie di flauto od oboe), che funziona ad acqua.
Schema dell’organo con mantice a mano (Dom
Bedos de Celles: "L'art du Facteur d'Orgues" 1766)
L'hydraulos
fu concepito come oggetto di curiosità scientifica, per dimostrare cosa poteva
fare l'acqua ed è per questo motivo che non vi fu la naturale evoluzione a "strumento
musicale", cosa che accadde successivamente in Grecia. Dobbiamo ringraziare i romani se noi oggi usufruiamo
dell'organo infatti quando questi invasero il territorio ellenico, conquistandolo
intorno al 146 a.C., lo considerarono di grande valenza ed importatolo a Roma
ne fecero largo uso in teatri e circhi.
Insieme di canne d’organo moderno
In tale
periodo l'organo venne rivisto nella sua funzionalità sia da Erone d'Alessandria che dal celebre Vitruvio. Furono costoro che ne mutarono
radicalmente il funzionamento da idrico a pneumatico, rendendolo finalmente un
vero e proprio strumento musicale
L'organo della Cattedrale di Salem, in Germania
Tastiera dell’organo restaurato della
Cattedrale di Andria
PER APPROFONDIMENTO:
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