… Prima ancora di esser
letta essa proclamava la propria importanza, scritta come era su
sontuosi
foglietti di carta lucida e con la scrittura armoniosa …
(da “il gattopardo”,
capitolo terzo)
… il Sindaco aveva
possibilità di controllare la posta in modo inofficioso, e l'inconsueta
eleganza della carta lo aveva forse messo in guardia …
(da “il gattopardo”,
capitolo terzo)
… Era stata questa donna
Rosa a portare a villa Salina, ogni paio di mesi, una reliquia di santi avvolta
in
carta
velina …
(da “il gattopardo”,
capitolo ottavo)
Le prime iscrizioni di cui si ha notizia risalgono a 4.000
anni prima di Cristo ed avevano come supporto principale la pietra, le
tavolette di argilla e il legno. La
pietra venne abbondantemente utilizzata per le esigenze rituali ma era
ovviamente poco maneggevole e quindi non utilizzabile per le pratiche
amministrative ordinarie. Necessitavano materiali più agili e dopo vari
tentativi con rame, piombo, avorio e legno (troppo costosi e comunque poco
pratici), si adottarono le tavolette cerate che presentavano il vantaggio di
una scrittura veloce ma la pecca di essere costituite da un materiale precario,
facilmente danneggiabile. L’utilizzo dell’argilla cruda e/o cotta, si rivelò un
buon compromesso ma aveva il difetto di non consentire rapide riproduzioni.
In alto: a
sinistra pittura parietale, grotta di Lascaux (Francia); a destra tavoletta
d’argilla con caratteri cuneiformi (Mesopotamia). In basso: Luxor (Egitto),
bassorilievo con geroglifici
Un passo avanti venne fatto in Egitto con
l’utilizzo del papiro (circa 2000 a.C.); dal suo fusto tagliato
longitudinalmente, si ricavavano utilizzando soltanto la parte midollare,
sottili strisce che sovrapposte in due strati perpendicolari, longitudinalmente
e trasversalmente e poi pressate, costituirono i primi rudimentali esempi di
carta. Il foglio così preparato presentava su di un lato strisce orizzontali e
sull’altro verticali.
Frammento di papiro egizio con scrittura geroglifica. La
figura in piedi sulla sinistra è Theuth, il dio che scoprì la scrittura
La
fabbricazione della carta così come la conosciamo oggi, è un tecnologia
approntata nel II secolo a.C. dai Cinesi che precedentemente utilizzavano la
più costosa seta. I materiali di partenza erano diversi: bambù, corteccia di
gelso, canapa, giunco; tali fibre vegetali venivano unite utilizzando la
tecnica della “feltrazione” sottoponendole a 4 fasi di lavorazione: preparazione
della pasta (le sostanze vegetali erano lasciate macerare in acqua e
successivamente pestate sino ad essere ridotte in poltiglia), formazione del
foglio (la pasta era stesa su di un telaio rivestito di una rete finissima che conferiva forma,spessore e dimensioni), essiccazione (la rete finissima
permetteva il deflusso dell’acqua) e collatura.
Da sinistra: preparazione della pasta; formazione
del foglio; La
procedura, e rimasta
sempre quasi inalterata sino ai giorni nostri,
PER APPROFONDIMENTI:
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