domenica 29 giugno 2014

LA CARTA

… Prima ancora di esser letta essa proclamava la propria importanza, scritta come era su
sontuosi foglietti di carta lucida e con la scrittura armoniosa …
(da “il gattopardo”, capitolo terzo)

… il Sindaco aveva possibilità di controllare la posta in modo inofficioso, e l'inconsueta eleganza della carta lo aveva forse messo in guardia …
(da “il gattopardo”, capitolo terzo)

… Era stata questa donna Rosa a portare a villa Salina, ogni paio di mesi, una reliquia di santi avvolta in carta velina …

(da “il gattopardo”, capitolo ottavo)

Le prime iscrizioni di cui si ha notizia risalgono a 4.000 anni prima di Cristo ed avevano come supporto principale la pietra, le tavolette di argilla e il legno. La pietra venne abbondantemente utilizzata per le esigenze rituali ma era ovviamente poco maneggevole e quindi non utilizzabile per le pratiche amministrative ordinarie. Necessitavano materiali più agili e dopo vari tentativi con rame, piombo, avorio e legno (troppo costosi e comunque poco pratici), si adottarono le tavolette cerate che presentavano il vantaggio di una scrittura veloce ma la pecca di essere costituite da un materiale precario, facilmente danneggiabile. L’utilizzo dell’argilla cruda e/o cotta, si rivelò un buon compromesso ma aveva il difetto di non consentire rapide riproduzioni.


In alto: a sinistra pittura parietale, grotta di Lascaux (Francia); a destra tavoletta d’argilla con caratteri cuneiformi (Mesopotamia). In basso: Luxor (Egitto), bassorilievo con geroglifici

Un passo avanti venne fatto in Egitto con l’utilizzo del papiro (circa 2000 a.C.); dal suo fusto tagliato longitudinalmente, si ricavavano utilizzando soltanto la parte midollare, sottili strisce che sovrapposte in due strati perpendicolari, longitudinalmente e trasversalmente e poi pressate, costituirono i primi rudimentali esempi di carta. Il foglio così preparato presentava su di un lato strisce orizzontali e sull’altro verticali.

Frammento di papiro egizio con scrittura geroglifica. La figura in piedi sulla sinistra è Theuth, il dio che scoprì la scrittura

La fabbricazione della carta così come la conosciamo oggi, è un tecnologia approntata nel II secolo a.C. dai Cinesi che precedentemente utilizzavano la più costosa seta. I materiali di partenza erano diversi: bambù, corteccia di gelso, canapa, giunco; tali fibre vegetali venivano unite utilizzando la tecnica della “feltrazione” sottoponendole a 4 fasi di lavorazione: preparazione della pasta (le sostanze vegetali erano lasciate macerare in acqua e successivamente pestate sino ad essere ridotte in poltiglia), formazione del foglio (la pasta era stesa su di un telaio rivestito di una rete finissima che conferiva forma,spessore e dimensioni), essiccazione (la rete finissima permetteva il deflusso dell’acqua) e collatura.


Da sinistra: preparazione della pasta; formazione del foglio; La procedura, e rimasta sempre quasi inalterata sino ai giorni nostri

PER APPROFONDIMENTI:

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